Ramucirumab più Docetaxel versus placebo più Docetaxel nei pazienti con carcinoma uroteliale localmente avanzato o metastatico dopo terapia a base di Platino: studio RANGE, sopravvivenza globale e risultati aggiornati


Ramucirumab ( Cyramza ), un antagonista IgG1 del recettore 2 del fattore di crescita dell'endotelio vascolare ( VEGFR-2 ), più Docetaxel è stato precedentemente segnalato per migliorare la sopravvivenza libera da progressione nel carcinoma uroteliale avanzato refrattario al Platino.

E' stato riportato l'endpoint secondario dei risultati di sopravvivenza globale ( OS ) per lo studio RANGE.

È stato condotto uno studio di fase 3 randomizzato, in doppio cieco, in pazienti con carcinoma uroteliale avanzato o metastatico che sono progrediti durante o dopo la chemioterapia a base di Platino.
I pazienti sono stati arruolati da 124 ospedali, cliniche e centri accademici in 23 Paesi.
Il trattamento precedente con un inibitore del checkpoint immunitario era permesso.

I pazienti sono stati assegnati in modo casuale a ricevere Ramucirumab per via endovenosa 10 mg/kg oppure placebo 10 mg/kg di volume equivalente seguito da Docetaxel per via endovenosa 75 mg/m2 ( 60 mg/m2 in Corea, Taiwan e Giappone ) il primo giorno di un ciclo di 21 giorni.

Il trattamento è continuato fino a quando non sono stati soddisfatti progressione della malattia, tossicità inaccettabile o altri criteri di sospensione.
La randomizzazione è stata stratificata per regione geografica, ECOG performance status e metastasi viscerali.

La sopravvivenza libera da progressione [ PFS ] ( endpoint primario ) e la sopravvivenza globale ( endpoint secondario chiave ) sono state valutate nella popolazione intention-to-treat.

Tra il 2015 e il 2017, 530 pazienti sono stati assegnati in modo casuale a Ramucirumab più Docetaxel ( n=263 ) oppure placebo più Docetaxel ( n=267 ) e comprendevano la popolazione intention-to-treat.
Alla chiusura del database nel 2018, per l'analisi di sopravvivenza globale finale, il follow-up mediano era di 7.4 mesi.

Nella analisi di sensibilità della sopravvivenza libera da progressione valutata dallo sperimentatore al blocco globale del database di sopravvivenza, la sopravvivenza libera da progressione mediana è rimasta significativamente migliorata con Ramucirumab rispetto al placebo ( 4.1 mesi vs 2.8 mesi; hazard ratio, HR 0.696, P=0.0002 ).

La sopravvivenza globale mediana è stata di 9.4 mesi nel gruppo Ramucirumab rispetto a 7.9 mesi nel gruppo placebo ( HR stratificato 0.887, P=0.25 ).

Eventi avversi emergenti dal trattamento correlati al trattamento di grado 3 o peggiore nel 5% o più dei pazienti e con una incidenza superiore del 2% con Ramucirumab rispetto al placebo sono stati: neutropenia febbrile ( 24 su 258 pazienti, 9%, nel gruppo Ramucirumab vs 16 su 265 pazienti, 6%, nel gruppo placebo ) e neutropenia ( 17 su 258, 7%, vs 6 su 265, 2% ).

Gli eventi avversi gravi sono stati simili tra i gruppi ( 112 su 258 pazienti, 43%, nel gruppo Ramucirumab vs 107 su 265 pazienti, 40%, nel gruppo placebo ).
Eventi avversi correlati al trattamento in studio e che hanno portato alla morte si sono verificati in 8 pazienti ( 3% ) nel gruppo Ramucirumab rispetto a 5 pazienti ( 2% ) nel gruppo placebo.

Ulteriori follow-up supportano il fatto che Ramucirumab e Docetaxel migliorano significativamente la sopravvivenza libera da progressione, senza un miglioramento significativo della sopravvivenza globale, per i pazienti con carcinoma uroteliale avanzato refrattario al Platino.
Il beneficio clinicamente significativo potrebbe essere limitato in una popolazione non-selezionata. ( Xagena2020 )

Petrylak DP et al, Lancet Oncology 2020; 21: 105-120

Uro2020 Onco2020 Farma2020


Indietro

Altri articoli

Esiste un fenotipo di deficit di riparazione del DNA ( DRD ) all'interno di un sottogruppo di carcinomi uroteliali metastatici...


Le mutazioni del gene di riparazione mediante ricombinazione omologa ( HRRm ) sono comuni nel carcinoma uroteliale ( UC ),...



Dai risultati dello studio di fase 1 DAD ( Double Antibody Drug Conjugate ), la combinazione dei coniugati anticorpo-farmaco (...


I risultati iniziali dello studio di fase III JAVELIN Bladder 100 hanno dimostrato che il mantenimento in prima linea (...


L’integrazione dell’immunoterapia nel contesto perioperatorio del carcinoma uroteliale muscolo-invasivo ( MIUC ) appare promettente. SAKK 06/17 ha studiato l'aggiunta di...


Erdafitinib ( Balversa ) è un inibitore del recettore del fattore di crescita pan-fibroblastico ( FGFR ) approvato per il...


I pazienti con carcinoma uroteliale metastatico hanno una prognosi sfavorevole dopo il fallimento della chemioterapia standard di prima linea. Gli...


Nessun nuovo agente ha migliorato la sopravvivenza globale nei pazienti con carcinoma uroteliale non-resecabile o metastatico quando è stato aggiunto...


I risultati di uno studio hanno dimostrato che Lenvatinib ( Lenvima ) più Pembrolizumab ( Keytruda ) non hanno dimostrato...